L’antropometria è la scienza che si occupa della misurazione del corpo umano, sia nella sua totalità che nelle sue componenti specifiche (diametri, lunghezze e circonferenze). In campo nutrizionale o dietologico, i dati servono per valutare la composizione corporea del paziente e il suo stato nutrizionale.
L’antropometria come scienza si è sviluppata intorno al 1870 con gli studi di A. Quetelet per ottenere le misure dell’uomo medio secondo la legge di Gauss. Con il progredire delle conoscenze mediche in campo nutrizionale è nata l’Antropometria Nutrizionale, consistente nella misurazione di caratteristiche biologiche influenzate dalla nutrizione.
L’analisi antropometrica viene svolta tramite la rilevazione di:
- Dati ponderali
peso corporeo (attuale, abituale ed ideale) e % di variazioni ponderali (per determinare l’effetto dello stato fisiologico o patologico sullo stato di nutrizione)
- Dati staturali
altezza (importante per stimare l’accrescimento corporeo e i vari indici di massa corporea) ed altezza al ginocchio (per risalire all’altezza reale nei soggetti allettati)
- Indici staturo-ponderali
indice peso-altezza, indice di Quetelet (o indice di massa corporea [IMC] o body mass index [BMI]), indice di Rohrer ed indice di Benn
- Rapporto vita/fianchi
permette di valutare il rapporto tra il tessuto adiposo sottocutaneo ed intraddominale; costituisce un indicatore della topografia del tessuto adiposo e del rischio metabolico
- Circonferenze corporee
utilizzate per analizzare e valutare la distribuzione del grasso corporeo; costituiscono un indicatore delle dimensioni trasversali dei segmenti corporei e vengono rilevate in diversi siti: testa, collo, tronco (spalle, torace, vita, addome, fianchi), arto superiore non dominante (polso, avambraccio, braccio) ed arto inferiore (prossimale/mediana/distale coscia, polpaccio, caviglia)