QUANTI TIPI DI SALE CONOSCIAMO?
- SALE IODATO. Lo iodio è un minerale che può essere aggiunto sia al sale marino sia al salgemma. Il sale iodato è indicato nei casi di ipotiroidismo o come prevenzione quando l’alimentazione è povera di pesce (paesi di montagna).
- SALE GROSSO. Il salgemma si estrae dalle miniere formatesi in seguito all’evaporazione dell’acqua di mare. Alcuni lo considerano il migliore, è sicuramente più salato (la percentuale di cloruro di sodio è superiore. Adatto alle cotture in forno.
- SALE FINO. Il sale da tavola è il salgemmma raffinato per renderlo fino. Durante la raffinazione possono essere aggiunte sostanze sbiancanti o che evitino l’indurimento. Ecco perché conviene scegliere il sale grosso e macinato.
- SALE INTEGRALE. Proviene dal mare ed ha i cristalli leggermente più grossi del marino fino. Di colore grigiastro è meno salato ma ricco di minerali preziosi: iodio, magnesio, zinco, rame, argento, fluoro. Ideale per le lunghe cotture (stufati, brasati).
- SALE MARINO. Si ricava dall’evaporazione dell’acqua di mare. Quello fino integrale è di colore grigio-beige con cristalli abbastanza grossi che tendono a rimanere invischiati. È leggermente meno salato ed è il migliore per condire a crudo.
Ne basta mezzo cucchiaino al giorno ma ne usiamo 10 volte tanto. È raccomandabile calare il sale poco per volta, in questo modo si lascia al gusto il tempo di abituarsi. Quindi dimezzare la dose e solo dopo una settimana diminuire ancora della metà. Senza fatica si sarà ridotto il consumo di sale di un quarto.
È buona regola insaporire i piatti con succo di limone e aglio in abbondanza. Aggiungere erbe e spezie (ben più saporite del sale che non ha gusto!) e cuocere al cartoccio o al vapore. Evitare di lessare i cibi perché nell’acqua si disperdono i sali minerali che danno naturalmente sapore al cibo.
Mangiare meno salato è una buona abitudine che diventa necessità quando si hanno problemi di ipertensione arteriosa o di ritenzione idrica. Ed è un’arma efficace anche contro la cellulite!
Attenzione anche ai cibi che contengono il sale nascosto come conservante quali cibi in scatola, dadi da brodo, olive e capperi, salumi e formaggi.